I NUOVI UMANI
Prenotazioni: 05 44 401645 – 334 224 26 36
Abstract – I contenuti della Conferenza
Nonostante gran parte degli interessati sia consapevole che la cappa di segretezza non cadrà mai, né mai arriveranno ammissioni ufficiali sulla realtà del fenomeno UFO/ET, rimane il fatto che ognuno di noi ha il diritto di sapere. Negli anni, fra gli insider che hanno parlato e la cui testimonianza ci ha consentito notevoli passi avanti in termini di conoscenze, per accedere alla soglia dell’enigma reale, vale il dottor Michael Wolf. Agente operativo come spia psichica e “remote viewer” per la National Security Agency sino alla sua morte avvenuta nel 2000, con il suo testamento letterario “The Catchers of Heaven – I Guardiani del Cielo”, Wolf ha messo in luce il cover-up mondiale sugli UFO e la questione Extraterrestre, rivelando il proprio coinvolgimento in “operazioni aliene” oltre il Top Secret.
Sulla sua vita aleggia lo spettro del debunking, reso tangibile anche ad opera di grossi nomi dell’ufologia americana, come Stanton Friedman e il compianto Budd Hopkins, per nulla convinti delle credenziali e curriculum scientifico del dottor Wolf, del quale non si era riusciti neppure a verificare la data e il luogo di nascita. Ebbene, grazie all’amico e ricercatore Diego Pisano, siamo ora in grado di rivelare preziose informazioni sulla vita di Michael Wolf Kruvant e sui retroscena delle vicende della sua famiglia. I dati emersi, in un quadro francamente sconcertante, vengono presentati per la prima volta nell’incontro di Ravenna. Cercheremo quindi di mettere a fuoco tutto quello che sappiamo sulla breve, sofferta e straordinaria vita di Wolf, un uomo sospeso a metà fra la Terra e il Cielo. E di palesarne anche la grandezza come scienziato, rispetto alla sua visione quantistica della nostra esistenza.
Inoltre, parleremo degli Experiencers. Per molti protagonisti delle esperienze di contatto (o rapimento) la condizione di isolamento e di estraniamento dalla società, da una famiglia in cui non si riconoscono e il loro sentire di appartenere ad altrove, costituiscono un “pattern”, costanti di un modello, che non rappresenta solo un disagio. Come dimostrato dal lavoro di John Mack e Mary Rodwell, prima di loro da Budd Hopkins, una volta appurato non si tratti di affezioni psicopatologiche, la direzione per leggere correttamente il trattamento dei soggetti che vivono i fenomeni di Contatto appare diversa.
Si va riducendo ogni momento di più la distanza che ci separa da esseri di altri mondi. E cresce una generazione di “Nuovi Umani”, apprestandosi a popolare la Terra… Sono loro le luci che illuminano la strada da percorrere per fare ritorno alla nostra vera Casa.
Maurizio Baiata, 13 Dicembre 2016