Per il libro “Gli Alieni Mi Hanno Salvato la Vita” chiesi ai miei amici Ernesto Assante e Carlo Barbera, di scriverne la prefazione, non appena avessero letto la bozza della prima edizione. Mi hanno fatto un grande regalo. Due prefazioni bellissime, scritte con il cuore. Ancora adesso, per me, a quattro anni dall’uscita della prima edizione, l’emozione che provo nel leggerle è viva e forte ed è difficile da descrivere. La miglior cosa da fare è condividerla.
Iniziamo con la Prefazione di Ernesto Assante, intitolata “Il Sapere in Una Canzone”.
Il Sapere in una Canzone
Di Ernesto Assante
Conosco Maurizio Baiata da molto prima che lui conoscesse me. Ero un lettore di “Ciao 2001”, un avido consumatore di letteratura Rock e lui era una delle “figure di riferimento” per me, che sognavo di fare il suo lavoro, il giornalista musicale. Leggendo le cose che scriveva ho imparato a fidarmi di lui, dei suoi pensieri, delle sue idee.
E solo anni dopo, quando l’ho conosciuto davvero ed è diventato mio amico, ho avuto conferma che quello che pensavo era vero: Maurizio vedeva più lontano degli altri. Bene, il libro che state per leggere parla esattamente di questo, di guardare oltre, sempre e comunque, di vedere quello che normalmente non si vede, sentire quello che normalmente non si sente, provare quello che normalmente non si prova. Ovvero la vita di Maurizio Baiata, una straordinaria esistenza che può diventare materia, come in questo caso, di letteratura, di un racconto, di un “romanzo”, fatto però di vita vera e vissuta.
In fondo, fare il critico musicale è esattamente questo, provare a vedere quello che non si vede, a sentire quello che non si sente e raccontarlo agli altri. Maurizio non ha cambiato mestiere affrontando altri argomenti e lo si vede, lo si legge benissimo, nelle pagine di questo libro. Maurizio ci porta altrove, sempre, sia che parli di musica, sia che ci racconti di esperienze sensoriali differenti, sia che parli di UFO. E l’altrove è un luogo meravigliosamente ricco, affascinante, dove non tutti possono, vogliono, riescono ad arrivare. Maurizio vede più lontano, e ci racconta la sua storia, con la semplicità di chi non considera la sua esistenza qualcosa di “strano”, perché è abituato, da sempre, a vedere oltre, a vivere oltre. Il Rock, gli UFO, o qualsiasi altra cosa catturi la sua attenzione, la sua inarrestabile passione, la sua creatività, i suoi sentimenti, diventano immediatamente materia per vivere, per respirare, materia da condividere con gli altri, cibo per la mente e per l’anima.
Ed è di questo che è fatto questo libro. Cibo per la mente e per l’anima, una storia, mille storie che diventano una, percorsi di una lunga avventura fatta di luci, di ombre, di passioni, di sogni, di visioni, di amori, di amicizie, di parole. Bisogna leggerla con il cuore aperto, bisogna provare a vedere oltre quello che Maurizio Baiata scrive, capire cosa scrive, come scrive. Perché la sua è una stupefacente canzone, come quella dei Dead Can Dance che troverete alla fine di questo volume e, in ogni canzone, è nascosta la vita. Non c’è bisogno di credere a quello che leggete. Dentro di voi, come quando ascoltate i brani di Hendrix, o degli Who, o entrate nelle spirali di Terry Riley, sapete già tutto. Tutti noi sappiamo tutto.
Chi è Ernesto Assante
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