Nelle nostre conferenze si affrontano tematiche che superano le frontiere dell’Ufologia canonica, per orientarsi su versanti della ricerca, dell’informazione e del pensiero più aperti e multidisciplinari. Le tematiche si intersecano attraverso approcci multidisciplinari. Certo, langue la collaborazione con gli ufologi ancorati alla razionalità a tutti i costi che rifiutano, tout court, quanto non appare spiegabile e/od omologabile in un senso o nell’altro. Ed è un male perché fin quando queste condizioni di mancata collaborazione prevarranno non ci sarà la necessaria unità di intenti per informare la gente più efficacemente, favorendo il processo del Disclosure, la divulgazione palese delle conoscenze su UFO e Alieni che restano privilegio di apparati spesso sovranazionali e/o occulti che da sempre se ne occupano e ostacolano in ogni senso l’emergere delle verità. A farsi vedere divisi, molti ufologi ancora non capiscono che i primi ad essere danneggiati sono proprio loro, assoggettandosi al gioco del sistema.
Già, le verità. Ad esempio quella sul 11 Settembre 2001. In questo caso, prendendo a presto un famoso incipit di Mauro Biglino, partiamo con un “Facciamo finta che” e da una notizia che da alcuni giorni campeggia sul quotidiano online Veterans Today e sta shoccando il web: http://www.veteranstoday.com/2015/02/10/pravda-putin-threatens-to-release-satellite-evidence-of-911/ La testata online è diretta da un giornalista serissimo, l’analista strategico Gordon Duff, ex-Marine veterano del Vietnam e da decenni accreditato presso le strutture di intelligence governative americane. In sostanza, Vladimir Putin sarebbe in procinto di divulgare immagini video satellitari Russe che provano in maniera incontrovertibile come – con la complicità del Governo USA e il coinvolgimento dei servizi segreti americani – le Torri Gemelle del World Trade Center a New York furono distrutte da “ordigni speciali” di demolizione controllata. Il famoso “inside job” di cui nell’informazione italiana – omologata e irreggimentata – da anni non è dato parlare.
Invece lo ha fatto un Gordon Duff, che evidentemente di coraggio ne ha da vendere se ha dato ampio spazio nella home page di Veterans Today all’articolo del quotidiano moscovita “Pravda” del 7 Febbraio 2015 in cui si palesa la minaccia del Cremlino di rivelare come furono realmente abbattute le Torri Gemelle. E, soprattutto, verrebbe fuori che nel 2001 l’attacco alle Twin Towers e al Pentagono, con l’orrore di migliaia di morti, costituì il pretesto per avviare la guerra totale al terrorismo internazionale di stampo islamico.
Facciamo finta che Putin vada sino in fondo e che le sue affermazioni non siano solamente “fumo negli occhi”. Le conseguenze interne ed esterne sarebbero incalcolabili. Sul piano interno, Washington si troverebbe a fronteggiare una protesta popolare – costituita non da estremisti e teste calde – bensì a livello generale, da una larghissima fascia di cittadinanza americana.
Sul piano esterno, verrebbe messo in discussione il ruolo egemonico degli USA nella sua guerra santa al terrorismo internazionale. Le multinazionali della morte, le aziende produttrici ed esportatrici di armi, non starebbero certo a guardare se venisse meno il monopolio operativo americano (e della sua succursale NATO) di intervento in territori e Paesi da dove compaiano sigle e bracci armati da fanatismi religiosi. Correrebbero ai ripari. Al pericolo di un doppio collasso – ideologico ed economico in quanto la politica estera americana a tutti apparirebbe legata all’accaparramento di territori e allo sfruttamento delle risorse naturali e di milioni di esseri umani la cui vita nulla vale – tali aziende, i loro potentati industriali e finanziari e i loro terminali impegnati in operazioni “umanitarie” risponderebbero chiedendo a Washington di imporre la legge marziale in casa e quella del più forte fuori di casa.
Facciamo finta che venga fuori la verità su Roswell. Anche nel caso dell’UFO crash del 1947 i militari, l’intelligence e il governo USA riuscirono ad occultare la verità, ma senza spargimenti di sangue e di stragi, bastò una lenta e sistematica repressione capillare dei testimoni e delle prove, che continua ancora oggi. I presupposti sia per Roswell sia per l’11 Settembre che coincidono sono quelli che hanno mosso la mano di persone che mirano a un solo bersaglio: affermare e imporre la supremazia degli Stati Uniti d’America su qualunque altra nazione terrestre. Sembra che, a questo gioco, Putin non voglia piegarsi. E che gli sviluppi possano essere pessimi.
Dare un senso, in sede di conferenza, ad interventi che abbiano agganci con la nostra realtà appare quindi oggi sempre più importante.
“TWILIGHT”
HOTEL ROUGE ET NOIR – VIA DI PIETRALATA 162 – INIZIO ORE 15
RELATORI: Maurizio Baiata, Pablo Ayo e il super ospite Daniele Gullà
“TWILIGHT”: sabato 28 Febbraio all’Hotel Rouge et Noir (Via di Pietralata 162) in Roma, dalle ore 15 alle 20. Entriamo insieme nel mondo dell’Invisibile, in quel crepuscolo in cui le luci e le ombre della conoscenza e della coscienza si fondono. Questa la locandina:
Daniele Gullà è perito biometrico e forense. Volto noto del programma Mistero” ed esperto nei rilevamenti delle energie invisibili, con Daniele ci conosciamo da una quindicina d’anni e di lui si apprezza innanzitutto la… “misura” con cui espone i risultati delle sue ricerche sul campo e in laboratorio. Uno scienziato di mente aperta, che nella sua relazione si avvarrà anche di alcune delle sue apparecchiature, fra le più avanzate al mondo, per eseguire dei test dal vivo.
Così Pablo Ayo illustra il suo intervento:
Arrivederci a questo week end!
Maurizio Baiata, 22 Febbraio 2015
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