– Sogno un’Italia senza l’Euro, la truffa del secolo, moneta contrabbandata in Europa dai sistemi finanziari internazionali occulti per ottenere due cose: la prima, farci credere che con un euro avremmo potuto comprare quello che prima compravano con duemila lire, mentre un euro valeva in realtà mille lire (e ora forse meno). La seconda: ridurci in povertà dimezzandoci gli stipendi con lo stesso suddetto stratagemma: tu prima guadagnavi due milioni di lire al mese e la tua famiglia ci campava bene, adesso ti do mille euro e la tua famiglia fa la fame. E devi stare zitto.
– Sogno un’Italia senza le televisioni di Stato. Capaci solo di servire il governo, di prima, di dopo, di sotto e di sopra, fatte di saltimbanchi dell’informazione e dirigenti privi di qualsivoglia senso morale. Proni alla chiesa di Roma, che ad ogni passo della nostra storia come genere umano trae profitto dall’ignoranza e dalla paura dell’ignoto e di ciò che ci attende e, soprattutto, di ciò che siamo: spiriti liberi.
– Sogno un’Italia che mi faccia sentire fiero di essere Italiano. Come fieri di esserlo sono gli Italiani che vivono all’estero, che amano la loro patria e per la loro patria darebbero anche la vita, ma non lo farebbero se vivessero qui.
– Sogno un’Italia che non mandi i suoi figli in guerra. Per arricchire le industrie degli armamenti e per ingozzare i mercanti di morte e di droga.
– Sogno un’Italia del rispetto sociale e civile, non delle invidie, dei veleni e delle sopraffazioni.
– Sogno un’Italia non razzista e reazionaria, ma tollerante e pacifista.
– Sogno un’Italia libera dalla corruzione e da ogni tipo di mafia, soprattutto quella politica.
– Sogno un’Italia le cui città siano a misura d’uomo, non piene di individui pronti a uccidere per un parcheggio e ossessionati dall’idea di farsi giustizia da soli per lo sgarbo di un altro infelice al volante.
Dimenticavo: Sogno un’Italia senza Cicap (il comitato parascientifico dominante nei media nostrani) perché non hanno gli attributi per un confronto corretto e aperto con esponenti dell’Ufologia/Alienologia in pubblico. Ma è un sogno piccolo piccolo.
Sogno un’Italia che non c’è, è solo un’illusione. La mia, ma di milioni di altri Italiani.
E per finire, sogno un’Italia della Musica, del Canto, dell’Armonia, della Parola Libera ed Eterna, Magica e Irrefrenabile, come altri hanno sempre voluto. Così cantava Francesco Guccini nella sua “Il Vecchio e il Bambino”:
Un vecchio e un bambino si preser per mano
e andarono insieme incontro alla sera;
la polvere rossa si alzava lontano
e il sole brillava di luce non vera…
L’ immensa pianura sembrava arrivare
fin dove l’occhio di un uomo poteva guardare
e tutto d’ intorno non c’era nessuno:
solo il tetro contorno di torri di fumo…
I due camminavano, il giorno cadeva,
il vecchio parlava e piano piangeva:
con l’ anima assente, con gli occhi bagnati,
seguiva il ricordo di miti passati…
I vecchi subiscon le ingiurie degli anni,
non sanno distinguere il vero dai sogni,
i vecchi non sanno, nel loro pensiero,
distinguer nei sogni il falso dal vero…
E il vecchio diceva, guardando lontano:
“Immagina questo coperto di grano,
immagina i frutti e immagina i fiori
e pensa alle voci e pensa ai colori
e in questa pianura, fin dove si perde,
crescevano gli alberi e tutto era verde,
cadeva la pioggia, segnavano i soli
il ritmo dell’ uomo e delle stagioni…”
Il bimbo ristette, lo sguardo era triste,
e gli occhi guardavano cose mai viste
e poi disse al vecchio con voce sognante:
“Mi piaccion le fiabe, raccontane altre!”
Maurizio Baiata, 28 Dicembre 2011
Sogni ampiamente condivisi Maurizio…
Qualcuno nell’isola e dall’isola degli angeli ha anche all’interno del parlamento europeo criticato aspramente la moneta unica cosiddetta e temo che presto o tardi farà la fine che Loro usano far fare alle persone scomode da sempre.
Come accadde a noto petroliere italiano…
Secondo me comunque questa crisi economica cosiddetta “globale” è estremamente diversa dalle classiche “crisi” cicliche a cui anche gli studiosi cosiddetti di economia sono stati abituati (e questa sottovalutazione è grave) e potrebbe essere prodroma ad una serie di fasi successive molto poco liete.
Vuoi vedere che l’affaire Titor non è completamente invenzione mediatica come il rasoio di Ockham ha suggerito alle orecchie dei più ?
Ciao Maurizio.
Marco71.
Marco, tutto questo, se vogliamo stemperare, mi ricorda la mitica signorina Vaccaroni dell’Ufficio Imposte (Cinzia Leoni), alla quale la Dandini chiedeva “Signorina, come e’, come e’, questa crisi?” e la Vaccaroni rispondeva “DE-FI-NI-TI-VA!” ed era piu’ di dieci anni fa! Infatti i padroni lunga la sanno sul come gestire le “crisi” per proprio tornaconto e nei tempi che piu’ si confannoalle loro trame. Su Titor e i viaggiatori del tempo ci sarebbe da indagare molto piu’ a fondo di quanto io abbia fatto ma, se tanto mi da tanto… Maurizio
Caro Maurizio il web ci aiuterebbe a cambiare l’Italia. Ciò che non fa la politica, ciò che non dice la televisione di stato può farlo il web. La Tunisia, l’Egitto e altro ancora insegna. Buon anno caro amico. Nicolò
Caro Nicolo’, pienamente d’accordo con te. E dobbiamo tenercelo stretto questo web. Buon anno anche a te! Maurizio
Caro Maurizio, i tuoi sogni sono i nostri sogni. O almeno gli stessi sogni di uomini liberi, che vedono la fine di un mondo e dell’Italia avvicinarsi a passo di carica. Tutto induce a credere che ciò che sta accadendo non sia frutto di una crisi ciclica come qualche economista prezzolato vorrebbe farci credere. La riduzione progressiva di partecipazione popolare alle scelte di governo, grazie all’opera ficcante di club anglofoni e con la partecipazione di alte cariche dello Stato, è un fatto. La democrazia se è la migliore forma politica possibile al mondo – visti i risultati ne dubito – sta scomparendo sotto i nostri occhi allarmati. Già, ma quali occhi? Assonnati quelli dei più, ipnotizzati dal peso dei sacrifici, della paura, che vivacchiano passivamente tempi bui, senza reagire, senza presentire la morte veniente. Le poche coscienze vigili che possono fare? Gridare? Agitarsi? Puntare il dito in direzione dell’abisso? Non ci rimane che vigilare. Non ci rimane che scrutare il cielo ed esser pronti. Se vi sarà rinascita, non verrà dalle forme del politico; non verrà da attività sociali, per quanto meritorie. Il cambio di rotta sarà guidato… l’importante è tenere acceso il fuoco dentro.
Reblogged this on i cittadini prima di tutto.
Visto il vostro blog. Grazie per il lavoro che fate e che la Forza sia con tutti noi.
fantastico fratello… splende in questa sera la tristezza di cio’ che una volta c’era..
Caro Maurizio,
se sapessi scrivere non avrei potuto usare che le tue stesse identiche parole, parole che sento mie nel profondo.
Quando ascoltai la canzone di Guccini la prima volta, ne fui colpito per la chiarezza delle immagini che evocava, mi venne un groppo in gola… ed ogni volta mi ricorda i colori innaturali dei tramonti invernali nei cieli di Marghera dei primi anni ’70….
Un abbraccio
Pino
Pino, sappiamo tutti scrivere, alcuni sanno anche lavorare con le radio……….. GRAZIE! MAurizio
ciao Maurizio,
bellissimo post, ma i tuoi “sogni” potrebbero e dovrebbero essere estesi a tutto il mondo, perchè, visto che siamo in tema, come nel film “2012”: “siamo tutti figli della Terra”. Io non “sogno”, ma “spero”, come nel finale de “Le ali della libertà” e prego Iddio di vivere almeno un minuto, un solo minuto in un mondo diverso da questo!
Mi sento in sintonia ed empatia con Angelo.
Un cordiale saluto.