La Storia dell’Ufologia è un puzzle affascinante e complesso, sorretto da prove e indizi che costituiscono ormai agli occhi di tutti un fenomeno collettivo di portata mondiale. Un fenomeno UFO e una questione Extraterrestre che però se da sempre ci accompagnano, chiaramente ci coinvolgono come individui e come collettività. A meno di non avere i paraocchi. O preferire di averli. Diviene quindi privo di senso alcuno il quesito se esistano o meno gli UFO. Contestualmente, prendendo atto della realtà del fenomeno UFO, dovremmo allargare la nostra visuale interrogandoci solo ed esclusivamente sulle intelligenze che li “guidano”, sui loro fini e sulle ragioni per le quali noi, esseri umani, interagiamo con loro.
Siamo su un nuovo percorso di conoscenza. Ovvero, iniziando a ragionare diversamente da come siamo stati educati a fare, sin da piccoli, nel rispetto delle cosiddette regole sociali, scientifiche e religiose, la meta del nostro viaggio conoscitivo personale diviene una svolta evolutiva. In questo senso, ogni nostro atto assume un altro significato, in primis il rifiuto netto e categorico di farci trattare da imbecilli.
Disporre dei giusti mezzi per discernere, prescindendo da quanto l’attuale sistema di potere ci vuole far credere, è il requisito fondamentale per comprendere il proprio ruolo in questa fase di preparazione al Contatto.
La preparazione si costruisce con pazienza. “Loro” pazienza ne hanno avuta sin troppa e non si sono mostrati platealmente, non ci hanno invaso, né asservito, ma hanno usato il mezzo della chiarezza solo illuminando le menti dei contattati, che non sono state abusate dal trauma dell’Abduction.
Per gli altri, appunto gli addotti, evidentemente è stato usato un sistema coercitivo. Si tratta indubbiamente di una divergenza fondamentale, che svilisce le nostre forze, allontanando le posizioni di chi nell’esistenza degli Alieni crede e in cuor suo attende il loro arrivo salvifico e di chi, altresì credendo nella loro esistenza, nutre il sospetto e può avere anche la certezza incrollabile che i loro fini sono malevoli.
È possibile compendiare tali due posizioni? No, se si ritiene di avere la verità in tasca, che sia dall’una o dall’altra parte. Sì, se in qualche modo da questo aspro confronto vogliamo uscire accresciuti e riunendoci sullo stesso fronte, siamo pronti a sostenere altre battaglie contro un nemico ben più subdolo e umanissimo: chi ci governa, chi ci dice cosa credere e cosa pensare, di chi o cosa aver paura, di come educare i nostri figli e assoggettarli allo stesso sistema/pensiero duale che le due chiese in Italia e nel mondo occidentale hanno imposto da secoli.
Insomma, dato che i fenomeni di Contatto/Abduction si verificano e sono tangibilmente reali, checché ne dicano scienziati che sostengono che si tratta di allucinazioni ipnagogiche (la notizia è di oggi e naturalmente l’hanno fatta propria anche i nostri quotidiani nazionali) noi abbiamo la possibilità di scoprire insieme ciò che accade veramente durante queste esperienze se iniziamo a lavorare su di noi. Esplorazione della coscienza e risveglio della memoria – terrestre, aliena, ancestrale, multidimensionale – sono il nostro target. Se lo raggiungeremo avremo reso per noi visibile la dimensione che oggi non vediamo. Quella dell’Anima.
Allora il puzzle dell’Ufologia è stato completato? Abbiamo messo a posto tutti i tasselli? No di certo. Però preferiamo farlo terminare ad altri.
Maurizio Baiata, 15 Novembre 2011
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